Fondazione Vita Nova è nata per volere dell’avv. Francesco Migliori il 16 giugno 1983, con l’obiettivo di favorire iniziative culturali e assistenziali sul tema della vita nascente.
La prima iniziativa culturale della Fondazione fu l’istituzione del “Premio Vittoria Quarenghi” (prima segretaria dell’associazione Movimento Per la Vita Italiano): un premio in denaro dedicato alla pubblicazione di saggi o articoli riguardanti la promozione della vita umana.
Nel 1984 venne assegnato il primo premio a Piero Gheddo autore del libro “Marcello dei Lebbrosi” edito da Editoriale Nuova (Milano).
Dal punto di vista assistenziale, nel 1985 Fondazione decise di sovvenzionare e aiutare economicamente una ragazza madre per sostenere la sua gravidanza. Di fatto questo primo atto assistenziale è il primo caso che darà poi il via, alcuni anni dopo, al rinomato “Progetto Gemma”.
Progetto Gemma è nato ufficialmente nel 1994 grazie all’intuizione di cinque sognatori con una visione comune per la Vita: l’ingegnere spaziale Mario Paolo Rocchi, l’avv. Francesco Migliori, fondatore di Fondazione Vita Nova, Giuseppe Garrone, già ideatore del servizio “Sos Vita”, Carlo Casini e Silvio Ghielmi.
Impegnati nel progetto “Agata Smeralda” per l’adozione a distanza dei bambini del Brasile, in quel momento è nata la visione di poter offrire un aiuto concreto anche in Italia per tutelare e sostenere quelle donne, mamme in difficoltà durante la loro gravidanza.
L’idea si basava sulla necessità di offrire un progetto concreto a ragazze madri, donne in gravidanza isolate dalla famiglia, respinte dal proprio compagno o da casa, allontanate dal posto di lavoro. Da questo pensiero è nato il servizio di adozione prenatale a distanza ravvicinata “Progetto Gemma”.
Così come esiste l'adozione a distanza di persone, per lo più bambini del terzo mondo, così noi proponiamo una adozione «a distanza ravvicinata»
Il nome “Progetto Gemma” è frutto di una collaborazione gratuita tra Giuseppe Garrone e la nota azienda pubblicitaria di Torino “Gruppo Armando Testa”, accostando l’idea di una gemma fragile che inizia la sua vita per fiorire a suo tempo e alla fatica e alla difficoltà di una donna, di una mamma che dovrà accoglierla. A questo si aggiunse il concetto che la vita nascente è il bene più prezioso, pertanto un chiaro gioco sul doppio significato della parola “gemma”.
Il lancio di Progetto Gemma avvenne l’8 maggio 1994 a Mesero, in provincia di Milano, presso il Santuario di S. Gianna Beretta Molla, con la S. Messa celebrata dal Mons. Schooyans. Al termine della celebrazione fu fatto l’annuncio di questo nuovo grande progetto, armati solo di un telefono, una macchina da scrivere e la voglia di fare la differenza.
Il primo Progetto Gemma fu fatto il 06 luglio 1994 per una mamma della Campania. Una classe di scuola media con il suo insegnante e i genitori avviarono questo progetto di sostegno di una madre tramite contatto diretto. Fu un progetto meditato e mediato grazie alla collaborazione del Centro di Aiuto alla Vita di Salerno, del primo adottante della Fondazione e della stessa madre, facendo nascere la prima gemma: Lucianna.
Nel corso del tempo, si sono avvicendati nella governance della Fondazione:
Sottoscrivendo una adozione, puoi aiutare concretamente una mamma e il suo bambino. L'adozione prenatale è una forma di sostegno economico e morale a maternità particolarmente contrastate e difficili.
Il loro futuro è nelle tue mani. Grazie alle tue donazioni permetterai a Fondazione Vita Nova di poter aiutare ogni mamma e ogni bambino con i suoi Progetti e sviluppare nuove forme di aiuto.
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