La storia speranza e fiducia di Assunta

La storia di Assunta, una giovane ragazza di 26 anni di Napoli, spaventata e disorientata dalla sua terza gravidanza. Una nuova speranza e fiducia grazie ad una chiamata, all’aiuto dei volontari e al sostegno di Progetto Gemma.

La scoperta

La storia di Assunta arriva da Napoli, fra il gigante e silenzioso Vesuvio e il mar Tirreno: è una ragazza di 26 anni, sposata e madre di due bambini, rispettivamente di 3 anni e 11 mesi. Il marito, Franco, che lavorava al nord, decide di ritornare a Napoli proprio per poter riunire la famiglia sotto un unico tetto, in una piccola casa nella zona di Fuorigrotta.

Sfortunatamente, tra le chiusure, le zone rosse e i parziali lockdown, dovuti alla pandemia, la situazione economica e familiare precipita dopo il fallimento della ditta dove lavorava Franco. Iniziano ad aumentare le difficoltà ad arrivare a fine mese, nonostante i piccoli lavoretti. In questa situazione si aggiungono i problemi burocratici, l’assenza di sostegni esterni e anche la conclusione dell’assegno di disoccupazione. Si amplificato i problemi di salute di Assunta, che soffre di una latente forma di anoressia, fino alla scoperta di essere nuovamente incinta.

La scelta

La scoperta della gravidanza è un forte shock per Assunta, sia per la situazione economica e di difficoltà familiare e sia per la paura della propria salute e di quella del bambino, in grembo, dopo aver assunto dei farmaci. Il timore e il panico si amplificano sempre di più dopo l’incontro con il ginecologo del consultorio. Il consiglio fornito era di svolgere subito un Vera Test Plus (test prenatale non invasivo che permette lo studio di tutti i cromosomi fetali sul DNA materno, non passato dal SSN, quindi a pagamento) e successivamente di abortire.

L'aiuto

Assunta si ritrova in un momento di sconforto, disorientamento e paura. Che fare? Abortire? I farmaci presi possono avere dei problemi sulla sua salute e sul bambino? E se il bambino ha delle deformazioni? Cosa succede se ha dei problemi di salute? Le domande erano tante così come le ansie legate al momento.

 

Dopo diverse ricerche, a 8 settimane di gravidanza, Assunta trova il numero verde di SOS Vita. Chiama subito per avere delle risposte: dopo una resistenza iniziale da parte sua, si sente ascoltata, capita e accolta. Immediatamente viene indirizzata al Centro di Aiuto alla Vita di Napoli 3. Assistita subito dai volontari del Centro, che organizzano subito una visita con il medico ginecologo del Centro, che la prende in cura e poi vista la sua storia e le difficoltà non solo economiche, il CAV insieme ad Assunta decidono di richiedere l’aiuto di Progetto Gemma.

L'epilogo

Grazie al sostengo di alcune famiglie adottanti, è stato possibile avviare Progetto Gemma, assistendo Assunta durante la gravidanza e anche dopo la nascita della piccola Rachele nel settembre 2021. La bambina cresce bene, è vivace e gioca con i propri fratelli. Franco ora lavora, assunto in una azienda come elettricista, e la mamma assiste i suoi tre bambini amorevolmente e quotidianamente. Progetto Gemma è stato un reale e concreto aiuto in uno dei momento più difficili per Assunta. Grazie al supporto dei volontari e al loro costante e continuo aiuto la situazione è nettamente migliorata.

Progetto Gemma significa questo: donare speranza
in un momento di sconforto e paura.

Storia di un “Progetto Gemma” assistita dal CAV Napoli 3

*nome modificato per tutelare la privacy della beneficiaria

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